Fase iniziale/primi sintomi : li rileviamo all’esordio di una demenza; possono comparire in modo isolato; all’inizio sono lievi e sporadici; poi, abitualmente, si ripresentano con sempre maggiore frequenza e gravità.  Sono campanelli d’allarme  che  devono  spingere la persona o i familiari a parlarne con il medico di base per capire se siamo in presenza di una fase iniziale di demenza o se sono legati a stanchezza , stress  eccessivo , iperattività, depressione   etc etc.

  • Problemi  di memoria: Si fa fatica a ricordare le informazioni nuove . Si dimenticano  i nomi delle persone, dei luoghi;  si dimenticano gli appuntamenti o, di aver partecipato  ad un incontro,  o di aver appena visto un film etc . All’inizio  viene colpita la memoria a   breve termine. Con l’evoluzione della malattia verrà colpita anche la memoria a medio e lungo termine.
  • Difficoltà di parola: Spesso non si riesce a trovare  la parola giusta nel bel mezzo di una frase ed allora si usa altra parola  che possa avere attinenza ( per es. mano per guanto)  o una parafrasi.
  • Disorientamento spaziale e temporale:  Non riconosce ambienti o luoghi prima familiari; non riesce a collocare nel tempo giusto eventi  noti et importanti ( per es. la nascita di un figlio).
  • Mancanza di iniziativa e passività: si isola sempre di più; diventa passivo; non coltiva più i suoi interessi ; presenta sbalzi di umore; presenta  depressione.
  • Difficoltà nel prendere decisioni.

In questa  fase, dobbiamo subito contattare il medico di base per capire se si tratta di una fase iniziale di demenza o di altro.  Importanza fondamentale della diagnosi precoce!

Fase intermedia

I sintomi già descritti nella fase iniziale  sono sempre più evidenti e più gravi; si aggiungono nuovi sintomi:

  • Confusione con persone et oggetti: Non riconosce le persone a lui vicine. Non associa più i volti ai nomi ed al rapporto di relazione. Fa confusione con gli oggetti  e non ne ricorda la funzione (usa la frusta da cucina per spazzolarsi i capelli).
  • Comportamento insolito/inappropiato:  Un soggetto abitualmente traquillo et educato e riservato  diventa ansioso, irrequieto, sospettoso  con tutti;  fa commenti indecenti e di cattivo gusto;  è invadente nei confronti di estranei; serve il caffè nei calici per spumante oppure ripone le posate nel frigorifero ed il pane nella lavastoviglie.
  • La routine  diventa un problema: mostra difficoltà con le normali attività quotidiane a lui/lei familiari; per esempio non riesce a fare il caffè utilizzando la normale macchinetta; non riesce a legarsi le scarpe;  non riesce  più a lavarsi i denti con il dentifricio etc
  • Idee  deliranti: Accusa gli altri di furto se non ritrova i soldi  della pensione ( che ha diligentemente riposto  da qualche parte..ma.. non ricorda dove); non ritrova più gli oggetti ed allora  dice che qualcuno glieli ha nascosti apposta ; non si fida più di nessuno. La persona cerca inconsciamente  spiegazioni logiche  per  nascondere sue  mancanze o dimenticanze  che sono legate alla riduzione progressiva   delle proprie capacità cognitive.  Insomma..tenta  disperatamente di proteggersi!

Fase grave o severa

Tutti i sintomin descritti in precedenza si sono aggravati, il malato ha perso ogni abilità. Non è più in grado di gestirsi autonomamente e necessita di assistenza continua.

Fase terminale

Ulteriore peggioramento; questa è l’ultima fase che precede il decesso. La deambulazione è lenta, difficoltosa, molto limitata. Spesso la persona si riduce in sedie a rotelle oppure è allettata. Il linguaggio è ridotto a ripetizione di parole dette da altri o a suoni continui oppure vi è mutismo. Incontinenza doppia. Grave difficoltà nella nutrizione etc. etc.

Il tentativo di identificare tappe successive/sequenziali nello sviluppo della malattia, nasce dalla necessità di avere una diagnosi accurata e una precisa stadiazione di malattia, poichè a fasi diverse, corrispondono bisogni e carichi assistenziali diversi.